Salvatore Restivo
Co-Founder
Torna Pippo ad allietare i bambini a casa
Ho usato i pannolini fino ai sei anni. E come potete immaginare per un bambino con questa problematica il rischio di esser presi in giro è dietro l’angolo.
Se l’angolo in questione è l’angolo di casa, esser presi in giro è una certezza. Ed effettivamente mia sorella, che ovviamente sapeva della faccenda, lo faceva e mi scherniva costantemente. E nel peggiore dei modi. Come? Lo faceva canticchiando il motivo della pubblicità Lines che girava in tv.
In quegli anni 80 se non ricordo male Lines aveva ancora il grande ippopotamo blu come mascotte. E non è della mia sorella crudele di cui vi voglio parlare. Ma del blu ippopotamo, il grande Pippo. E non sapevo, a sei anni, che 20 anni dopo sarei andato a lavorare presso l’agenzia che aveva ideato quell’ippopotamo.
Oggi abbiamo avuto l’onore di dare una nuova veste a Pippo.
Consapevoli dell’enorme valore che ha Pippo nell’immaginario pubblicitario abbiamo affrontato il progetto con il massimo rispetto per il design originale e per le sue caratteristiche di movimento. Il Pippo reale era azionato da due persone che stavano al suo interno.
I suoi movimenti erano amorevoli. E la sua natura reale, in perfetto stile Testa, conferiva ai caroselli Lines un valore e un impatto senza tempo. In questa nuova veste abbiamo cercato di non snaturare il nostro caro amico. Che un po’ goffo era, e un po’ goffo rimane.
Il team creativo ha saputo guidarci al meglio in progetto in tecnica mista, animazione 2D, tradizionale, 3D.
Giacomo Severi, 3d artist
Ma chi è Pippo? È un piccolo gadget di gomma da tenere su una mensola? O è uno strano animale che si muove goffo in uno spot tv in bianco e nero? Per noi era importante che il personaggio fosse riconoscibile a prima vista, che chiunque potesse esclamare: “Ah è tornato!” una volta fatto visto lo spot.
Composto da geometrie semplici e pochi dettagli, un materiale rugoso e un’illuminazione da studio, in pochi giorni Pippo appariva in tutta la sua simpatia nella sua nuova forma digitale. Poi però bisognava animarlo in fretta, ma come si muove Pippo? Che carattere ha e come facciamo a restituire lo stesso nel nostro spot?
Abbiamo creato un rig essenziale osservando come si muovesse negli spot tv degli anni ’70/’80: è un personaggio un po’ goffo e impacciato, ma le sue azioni scaturiscono allegria e infondono tenerezza. Nonostante la sua stazza, con movimenti essenziali del “corpo” riesce ad essere molto espressivo: allora perchè non provare a farlo ballare? Pochi movimenti, minime rotazioni, animazioni replicabili e il gioco è fatto. Pippo l’ippopotamo ha preso vita ed ora balla e..fa ballare!
Ivo Arzenton, Motion designer
Dagli anni 80 arriva anche la colonna sonora, il gioca jouer di Cecchetto, chiaramente reinterpretato.
Per noi di Magoga un progetto da sogno, per rendere più leggero un momento pensate. Un esempio di come un character possa supportare un’impresa nei momenti difficili per raccontare e intrattenere il suo pubblico. Un modo di stare insieme a colleghi con cui ho condiviso un pezzo di vita per me importante.
E una mia piccola rivalsa sulla sorella crudele.